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La mia rubrica personale

C'era una volta una ragazzina

Prendersi cura del terreno è fondamentale
 
  È IMPORTANTE IL TERRENO.jpg
C'era una volta una ragazzina che aveva un sogno: diventare la migliore contadina che mai sia esistito in tutta la storia del mondo.
Sognava di raccogliere frutta e verdura meravigliose, che avrebbero stupito con il loro sapore tutti gli abitanti del paesino in cui ella viveva. E, durante il giorno, andava ad osservare ciò che suo nonno, contadino da una vita, faceva nel suo campo.
Ovviamente lo poteva osservare d'estate, quando non andava a scuola, e lo vedeva sempre a raccogliere gli ortaggi, e a sistemare un po' il terreno attorno ad ogni pianta. 
E chiedeva sempre al nonno:  "Nonno, ma quando mi insegnerai a coltivare la terra?"
E il nonno le rispondeva con un sorriso.
 
Finalmente, un giorno, il nonno la chiamò e le disse: "Ecco figliola, io ti affido questo pezzettino di terreno, qui dietro la nostra casa: è tuo. Impara a dialogare con la terra, conosci ogni zolla e coccolala, perchè soltanto così ne trarrai grande abbondanza. Quando avrai fatto questo, ti insegnerò a seminare." 
 
La ragazzina, tutto felice e inebriata di avere un pezzetto di terra tutto suo, corse a trovare dei semi per piantarli nel terreno,
senza badare alle parole che le aveva detto il nonno.
E così fece. Sparse i semi qua e là, poi annaffiò e cominciò ad osservare, giorno dopo giorno, l'andamento della crescita.
Ma le giornate si fecero sempre più fredde, e arrivò l'inverno. E, settimana dopo settimana, nulla crebbe, perchè il gelo creò un velo che coperse il terreno, e i semi piantati non si fecero vedere, in nessun modo.
 
La ragazzina si scoraggiò, e alla fine dimenticò il terreno, e lasciò andare anche il suo sogno di contadina.
 
In primavera il nonno la chiamò e le chiese notizie del terreno.
La ragazza non sapevo cosa rispondergli, e riassumendo disse: "Nonno, ho piantato dei semi, li ho annaffiati per un po', poi, visto che non cresceva nulla, ho lasciato stare. Non mi va di affannarmi tanto se non mi funziona come funziona a te. Io probabilmente non sarò mai una buona contadina, quindi è meglio lasciar perdere."
 
Il nonno le chiese: "Hai dialogato con la terra? Hai conosciuto ogni zolla? Hai coccolato il tuo terreno?"
"No", rispose la ragazzina. "Ma a cosa serve ciò che mi hai chiesto?"
"Vedi" disse il nonno "la parte più importante di ogni raccolto è il terreno. Un terreno buono, senza sassi, pieno di vermiciattoli, e morbido permette ad ogni pianta di crescere nel migliore dei modi. Se poi gli parli pure e gli fai sentire il tuo amore,  allora ciò che raccoglierai sarà Amore, non soltanto frutta o verdura. La semina avviene in un secondo momento, seguendo le fasi lunari. Ma se il terreno non è nutrito come ti ho detto di fare io, non avrai molto da raccogiere. Questo è il miglior lavoro che puoi fare
per diventare una buona contadina. La terra. Nutrila. Amala. Proteggila. E lei te ne sarà riconoscente mille volte di più."
 
 
Il terreno è preziosissimo.
Ma per noi Esseri Umani quale sarebbe il nostro terreno?? In primis il nostro corpo fisico.
 
Quindi nutrirlo con buon cibo, buoni pensieri, belle parole, sorrisi, coccole, buoni amici.. allegria.. gentilezza.. bellezza.. arte.
Se il nostro corpo avesse tutto questo ogni giorno, si ammalerebbe??
Io credo proprio di no.
 
 
                                                

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